martedì 24 maggio 2011

Una musica può fare...

A "Che tempo che fa", a mio parere uno degli ultimi programmi che offrono spunti culturali interessanti (tra presentazioni di libri e personaggi), le due puntate di questo weekend sono state quasi del tutto dedicate alla musica. Sabato con l'intervento di Daniel Barenboim - e la presentazione della West Eastern Divan Orchestra - che potete trovare qui e domenica con il jazz e la simpatia di Stefano Bollani (di cui potete vedere un breve spezzone del 2008 qui).
Entrambi hanno dato una visione della musica molto pratica, legata alle persone e ai sentimenti... Insomma una visione che anche chi non mastica musica tutti i giorni riesce a comprendere.
Tra le tante perle di saggezza regalateci dal direttore d'orchestra più apprezzato del momento, la frase che, riarrangiata da me, suona così: "La musica è irripetibile, non è mai due volte allo stesso modo. Chi suona cambia, è diverso da un secondo fa, ma anche chi ascolta cambia ed è diverso da un momento fa". Ed è proprio così, ripensate ad una canzone che avete ascoltato in due momenti differenti della vostra vita e vi accorgerete delle sensazioni differenti che vi ha suscitato. Io ripenso a Don't cry dei Guns 'n' Roses. Canzone che quando ero alle superiori voleva essere "depressiva", una canzone da ascoltare quando si era particolarmente giù di morale, per buttarsi ancora più giù. Questa canzone ora è diventata "consolatoria", da ascoltare quando il morale è basso e si vuole trovare un appiglio, la forza per tirarsi su. E questo era solo un esempio... 

La musica però ha davvero una forza devastante per chiunque, fa ridere, piangere, pensare, fa ballare, scatenare... La musica è una lingua internazionale, che parla direttamente al cuore di ognuno, da voce a certe parole che non si riescono a dire (chi non ha mai dedicato a qualcuno una canzone??). Max Gazzè ha descritto in una canzone gli effetti della musica, una canzone bella, simpatica ed elegante, come tutte (o quasi) quella di Gazzè. Una canzone che non commento, che lascio a voi... Per trovare una vostra situazione all'interno del testo, un periodo di vita, degli amici, parenti, amori... Per trovare la canzone, ma soprattutto per trovare LEI, la Musica



venerdì 20 maggio 2011

Guida agli animali fantastici - Ermanno Cavazzoni

Guida agli animali fantastici è il nuovo libro di Ermanno Cavazzoni, lo scrittore e sceneggiatore italiano che ha scritto apprezzati saggi e libri di narrativa. In questa guida, l'autore descrive gli animali fantastici: quelli di ieri, le cui imprese sono descritte nei miti e nelle leggende antiche, e quelli di oggi, decisamente più comuni, ma di cui si sa ben poco.
Tutti oggi sanno qualcosa sugli animali fantastici del passato, protagonisti o fedeli compagni di eroi letterari del mondo antico. Tutti conoscono, per esempio, il centauro, la pericolosa manticora, il leggendario ircocervo, remore, sirene… Animali che circolavano nel mondo antico e che oggi non potrebbero più farlo viste le regole autostradali, la coltivazione industriale delle campagne, il traffico marittimo e tutto il resto. 
Quanti però si sono mai fermati a osservare gli animali fantastici di oggi?
Polli (dallo sguardo sospettoso), formiche (sempre di corsa e preoccupate per la crisi economica), api (socialiste imperterrite) e mucche (che ruminano e riflettono): forse hanno poco di leggendario, ma se ci si ferma a osservarli con maggiore attenzione si scopre quanto anche loro meritino il titolo di “animali fantastici”. Che idee avranno su di noi, sulla vita e sulla morte? Questi animali sono molto prossimi, ma anche distanti come extraterrestri.
E da ultimo c'è l'animale più fantastico di tutti, senza piume, a due gambe, spettatore del grande spettacolo dell'universo.  «Quell'animale che guarda in cielo e dice: cosa sono quei lumini sospesi? E risponde: le stelle. Perché nessun altro animale le ha mai notate, nel corso di tanti milioni di anni e di tante notti stellate che sono passate su questo pianeta.» 
Un brano
"Le formiche è notorio che non sanno contare, né hanno le dita per farlo, né altri sistemi come il pallottoliere, e neppure, dice Eliano (Nat. anim., i, 22), alzano mai la testa per guardare gli astri del cielo, né hanno fra di loro formiche specializzate per farlo, ad esempio con cognizioni astronomiche, che calcolino il ritorno circolare delle costellazioni e gli epicicli come hanno fatto babilonesi e caldei. Però il primo di ogni mese, cada di lunedì, martedì o di domenica, dice Eliano, non escono dal buco e stan chiuse in casa astenendosi da ogni lavoro. E questa è una meraviglia della natura." 

mercoledì 18 maggio 2011

Bin Laden... Tra le ipotesi compare anche il poker

Una delle teorie che circola dopo la morte di Bin Laden, avvenuta il 2 maggio scorso, è legata ad un vizietto di uno dei suoi collaboratori.
Venerdì 15 aprile (The Black Friday) i tre principali siti di poker mondiali sono stati chiusi e accusati di frode da parte dell'FBI.
Questo con Bin Laden non sembra avere nulla in comune... Ma invece pare che il ritrovamento, e l'assassinio, di Osama siano legati ad informazioni pescate su uno dei siti di poker interessati dal Black Friday.
Uno degli stretti collaboratori di Bin Laden era infatti un accanito giocatore di poker online. In seguito al sequestro dei tre domini internet, l'FBI ha avuto accesso alle informazioni dei giocatori che pare siano state utilizzate per tracciare la posizione del collaboratore di Bin Laden e del capo di Al-Qaeda. Fino allo scorso anno alla Casa Bianca le informazioni in merito alla vicenda erano poche: si sapeva solo che Osama risiedeva in un palazzo da qualche parte in Afghanistan (che già mi sembrano informazioni parecchio dettagliate rispetto al Chi l'ha visto? che si prospettava).
La posizione è stata recuperata dall'indirizzo IP e non, si spera, dalle informazioni inserite dal giocatore. Essendo interessati a mantenere la riservatezza il collaboratore di Bin Laden non avrà inserito nelle informazioni personali la propria residenza... Del tipo Bin Laden E' QUI, scritto a caratteri cubitali. 
Certo la notizia è da dimostrare, in quanto legare una delle più grandi operazioni militari ad un giocatore incallito di poker online è strano: in modo piuttosto superficiale mi sto chiedendo se al momento dell'arrivo dei militari, della breve lotta e della sparatoria il collaboratore di Bin Laden si è schiodato dal pc o se ha continuato a cliccare "Call" per aumentare la posta in gioco. Sicuramente non ha fatto in tempo a giocare il suo Asso nella manica.

Due riflessioni:
1. Bin Laden avrebbe dovuto scegliere meglio i propri collaboratori, nel caso in cui questa notizia si rivelasse veritiera, o per lo meno fare colloqui di selezione più rigorosi con test attitudinali per valutare quanto la persona sia in grado di mantenere la SEGRETEZZA. 
Fra poco spunterà anche una pagina di Facebook??
2. Dobbiamo iniziare a preoccuparci di essere costantemente sotto l'occhio indagatore del Grande Fratello, come in 1984 di Orwell, che attraverso telecamere nascoste sa sempre quello che facciamo e dove siamo. Nell'era del World Wide Web e con le connessioni sempre attive siamo tutti una specie di bersaglio facile da rintracciare per i cosiddetti "smanettoni" del pc.
Spero solo che gli psicoreati (pensare ad argomenti "proibiti" dal governo) non siano ancora tra i reati da punire, e che la libertà di pensiero resti libera ancora a lungo...

martedì 17 maggio 2011

L'angolo della musica

Le tasche piene di sassi - Jovanotti

Le tasche piene di sassi è il nuovo singolo firmato Jovanotti e secondo estratto dall’album Ora.
Un brano leggero, morbido, in cui il pianoforte sembra sostenere appena la voce di Lorenzo. Jovanotti in questo brano, come in quasi tutti gli ultimi singoli, racconta sensazioni e sentimenti coinvolgenti e, soprattutto, semplici.
Anche il video pare rispecchiare questa filosofia. La pellicola in bianco e nero vede Jovanotti su un palco, illuminato da un occhio di bue che si prepara a vestire i panni di chi è abile nel trasmettere sentimenti e sogni. 

Sul suo sito ufficiale (www.soleluna.com), Lorenzo svela in un'intervista come è nato questo video e il significato che gli è attribuito. In questa pagina il cantante svela i retroscena dello strano video.


Questa è una canzone d'amore, e fin qui non ci si può sbagliare.
Il nuovo brano di Jovanotti, però, si fa anche cercare: ed è per questo che ho ascoltato e riascoltato la canzone tutte le volte che è passata alla radio, ma non solo... sono anche andata a cercarla su youtube, l'ho condivisa su Facebook... Insomma l'ho cercata.
Ho letto e riletto il testo, quasi come fosse una poesia da imparare a memoria, ma è davvero davvero difficile scollegare le parole dal lieve accompagnamento del pianoforte.
C'è amore in questa canzone, ce n'è davvero tanto, ma ogni volta che l'ascolto (non limitandosi a sentire, ma facendo attenzione alla canzone) associo la canzone a sentimenti, emozioni e soprattutto relazioni diverse. E' ovvio il riferimento all'Amore con la A maiuscola, il fidanzato, la moglie, il compagno. Ma ho visto anche un amore più generale... Questa è una canzone che si può veramente dedicare a tutti: fratelli e sorelle, genitori, verso il mondo in generale.
Basti pensare all'immagine dolcissima evocata dal primo verso.
Questa è una canzone che non si deve aver paura a dedicare alle persone a cui si vuol bene, quando non si riesce a dirlo in altri modi, perchè qui Lorenzo ha messo tutto se stesso, tutta la sua anima, tutto il suo amore... E riprendendo un verso della canzone precedente "Considerando che l'amore non ha prezzo, lo pagherò offrendo tutto l'amore, tutto l'amore che ho" ... 

Volano, le libellule, sopra gli stagni e le pozzanghere in città,

sembra che se ne freghino della ricchezza che ora viene e dopo va,
prendimi non mi concedere, nessuna replica alle tue fatalità,
eccomi son tutto un fremito… ehi…

Passano alcune musiche, ma quando passano la terra tremerà, 
sembrano esplosioni inutili, ma in certi cuori qualche cosa resterà,
non si sa come si creano, costellazioni di galassie e di energia,
giocano a dadi gli uomini, resta sul tavolo un avanzo di magia.

Sono solo stasera senza di te… 
mi hai lasciato da solo davanti al cielo…
e non so leggere, vienimi a prendere…
mi riconosci ho le tasche piene di sassi…

Sono solo stasera senza di te… 
mi hai lasciato da solo davanti a scuola…
mi vien da piangere…
arriva subito, mi riconosci ho le scarpe piene di passi,
la faccia piena di schiaffi, il cuore pieno di battiti..
e gli occhi pieni di te…

Sbocciano i fiori sbocciano e danno tutto quel che hanno in libertà, 
donano non si interessano, di ricompense e tutto quello che verrà,
mormora la gente mormora, falla tacere praticando l’allegria,
giocano a dadi gli uomini, resta sul tavolo un avanzo di magia…

Sono solo stasera senza di te… 
mi hai lasciato da solo davanti al cielo…
e non so leggere, vienimi a prendere…
mi riconosci ho un mantello fatto di stracci…

Sono solo stasera senza di te… 
mi hai lasciato da solo davanti a scuola…
mi vien da piangere, arriva subito..
mi riconosci ho le scarpe piene di passi,
la faccia piena di schiaffi, il cuore pieno di battiti…
e gli occhi pieni di te…

Sono solo stasera senza di te… 
mi hai lasciato da solo davanti al cielo…
vienimi a prendere, mi vien da piangere,
mi riconosci ho le scarpe piene di sassi,
la faccia piena di schiaffi, il cuore pieno di battiti…
e gli occhi pieni di te…



sabato 14 maggio 2011

Salone Internazionale del Libro di Torino

Da Giovedì 12 a Lunedì 16 Maggio torna Il Salone Internazionale del Libro, ormai alla sua ventiquattresima edizione. 
Nel 150° anniversario dell'Unità d'Italia, il Salone propone la mostra 1861-2011, ideata da Rolando Picchioni e curata da Gian Arturo Ferrari. La mostra racconta la storia d'Italia letta attraverso i libri e i suoi protagonisti, la più importante iniziativa dedicata ai testi fondativi, i libri che hanno fatto e diviso gli Italiani. La mostra propone cinque percorsi di visita: i 150 Grandi Libri, i 15 SuperLibri, i 15 Personaggi, gli Editori, i Fenomeni Editoriali. Al centro, il «sedicesimo decennio»: lo Spazio Telecom Italia con il libro del futuro fra digitale ed eBook.
Dopo Amos Oz, vincitore della prima edizione del Premio Salone Internazionale del Libro, un altro grande autore si sottomette al voto elettronico di visitatori ed espositori per tornare in autunno a incontrare gli studenti e il territorio del Piemonte: i candidati stavolta sono Javier Cercas, Assia Djebar e Anita Desai.


I Grandi Ospiti


Della letteratura
Tra i grandi ospiti della letteratura internazionale saranno presenti: il Premio Pulitzer Paul Harting, James Redfield, autore di un cult come La profezia di Celestino; J.S. Stephens, con il suo best-seller, un fantasy che vuole emulare i successi planetari di Harry Potter e Vanessa Dieffenbaugh, altra esordiente americana molto attesa con il suo Il linguaggio segreto dei fiori. Torna al Lingotto con un nuovo libro anche Luis Sepúlveda.
Lungo è anche l'elenco degli autori italiani. Torna al Lingotto Umberto Eco con una lectio magistralis su «Libertà e costrizione dello scrittore» di fronte al romanzo (per vedere la lectio magistralis di Umberto Eco clicca qui). Con lui  Alberto Angela, Bruno Arpaia, Federica Bosco, Daria Bignardi, Serena Dandini, Erri De Luca, Alain Elkann, Giorgio Faletti, Dario Franceschini, Vladimir Luxuria, Margaret Mazzantini, Luciana Littizzetto, Federico Moccia, Folco Quilici, Alessandro Perissinotto, Antonio Tabucchi, Susanna Tamaro, Stefano Zecchi.
Tra i saggisti, Alberto Angela con le sue suggestive ricostruzioni della vita nella Roma dell'Impero. Michela Murgia presenta il suo nuovo libro, Ave Mary, sulla concezione della donna nel cristianesimo. Margherita Hack con Viviano Domenici ci invitano ad alzare gli occhi alle stelle. Piergiorgio Odifreddi si cimenta in un dialogo immaginario con Papa Ratzinger, e discute di matematica e letteratura. 

Dello spettacolo
Nell'ambito della manifestazione sono previsti anche parecchi incontri-spettacolo: i monologhi di Gioele Dix e Teo Teocoli e la serata dedicata a Giorgio Gaber. La Marsilio festeggia i suoi 50 anni con le letture di Claudio Santamaria dai best-seller dello svedese Stieg Larsson, uno dei fenomeni editoriali degli ultimi anni. Interessante l'incontro con Don Andrea Gallo dal titolo "Io non taccio" , di cui riportiamo un'intervista  di Daria Bignardi a Le cronache barbariche.
Lunedì sera in chiusura due concerti di spicco: le Parole di Lulù con Niccolò Fabi e gli Ideal Standard: Furio Di Castri, Dado Moroni e Fabrizio Bosso in un omaggio alla Blue Note Records.

Per ulteriori informazioni visitate il sito http://www.salonelibro.it/it/home.html

Newsletter di Maggio - Narrativa

Scelti per voi:
- L'ULTIMO INVERNO romanzo d'esordio di rara potenza espressiva, dominato da un linguaggio plasmato dalla penna di un grande scrittore Paul Harding, un romanzo sull'America di ieri e di oggi che parla dell'amore tra un padre e un figlio, della fierezza della natura, del ricordo e della fantasia... Vincitore del premio Pulizer 2010 da non perdere!!





- VACANZE IN VILLA ...Madeleine Wickham alias Sophie Kinsella racconta con grande naturalezza e sensibilità, senza rinunciare al consueto tocco di humour, le dinamiche di due coppie in crisi e l’attrazione esercitata dalla prospettiva di una nuova relazione, con le sue incognite che affascinano e spaventano al tempo stesso. Una commedia sofisticata sulla difficoltà di difendere l’amore dalle insidie dell’abitudine e della quotidianità, in una sfida che si combatte e si vince giorno dopo giorno.



- LA REGINA DELLA ROSA BIANCA ...con rinnovata maestria, l’autrice Philippa Gregory alza il sipario su uno dei periodi più avvincenti dell’umanità. E ci presenta Elizabeth Woodville, una ragazza di umili origini che, grazie a una rara bellezza e a un temperamento indomito, riuscì a diventare regina d’Inghilterra, moglie di Edoardo IV, e a difendere i propri eredi, dando origine a una delle dinastie più antiche e influenti d’Europa: i Plantageneti.

mercoledì 11 maggio 2011

Le confessioni di Caterina de Medici di C.W. Gortner


Un’interpretazione penetrante di una sovrana spregiudicata» 
Publishers Weekly 

«Frutto di ricerche meticolose, Gortner riesce a infondere un soffio vitale in Caterina de’Medici» 
Library Journal


A quattordici anni, Caterina, l'ultima legittima discendente dei Medici, viene promessa in sposa al figlio di Francesco I di Francia, Enrico. Allontanata da Firenze, umiliata in Francia dove il marito le preferirà l'amante Diana di Poitiers e dove per la corte rimase sempre e comunque "la straniera", Caterina seppe emergere dall'oscurità della storia e diventare una delle figure significative del sedicesimo secolo. Mecenate di Nostradamus e lei stessa veggente, accusata di stregoneria e di omicidio dai suoi nemici, Caterina in realtà combatté per salvare la Francia e i suoi figli dalla feroce guerra di religione che imperversava in Europa, inconsapevole del destino che l'attendeva. Ma nessuno lo riconobbe. Dallo splendore dei palazzi sulla Loira ai campi di battaglia insanguinati, ai meandri oscuri del palazzo del Louvre, questa è la storia di Caterina, raccontata dalla viva voce della regina. Né vittima né eroina, Caterina è la perfetta incarnazione dello spirito dei suoi tempi: una donna ambiziosa, che ha vissuto uno dei periodi più difficili della storia barcamenandosi tra opposte fazioni, combattendo per i suoi sogni e affrontando i pericoli e le manovre del potere con coraggio e tenacia. La sua vita è un avvincente romanzo d'avventura, scandita da lotte, tradimenti, intrighi e passioni.


Di seguito il booktrailer e un brano del libro.




"Non sono una una sentimentale.
Neanche in gioventù ero incline a malinconia o rimorsi. Raramente mi sono guardata indietro, o mi sono fermata a rimuginare sul tempo che passava. Si potrebbe dire che io non conosca il significato della parola rimpianto. Anzi, se si vuol dare credito ai miei nemici, i miei occhi guardano sempre avanti senza battere ciglio, concentrati sul futuro; sulla prossima guerra da combattere, il prossimo figlio da esaltare, il prossimo nemico da sgominare. Quanto poco mi conoscono, tutti quanti. Forse è sempre stato il mio destino vivere in solitudine il mito della mia vita, essere testimone della leggenda sbocciata attorno a me come un fiore velenoso. Mi hanno definita assassina e opportunista, salvatrice e vittima, E nel corso degli anni sono diventata molto di più di quanto gli altri si fossero mai aspettati da me, sebbene la solitudine fosse sempre presente, come un fedele segugio alle mie calcagna.
La verità è che nessuno di noi è innocente. Abbiamo tutti dei peccati da confessare."




Voi cosa ne pensate di questo libro??

Questa sera in tv.... L'altra donna del re

Il film è tratto dal best seller di Philippa Gregory, "L'altra donna del re" (titolo originale The Other Boleyn Girl). 
Avvincente e sensuale storia d’amore, di intrighi, passioni e tradimenti, sullo sfondo dell'Inghilterra del XVI secolo, un momento particolarmente delicato e di grandi trasformazioni. Protagoniste del film sono due sorelle, Anna (Natalie Portman) e Maria (Scarlett Johansson) Bolena, le quali vengono spinte dalla sfrenata ambizione del padre e dello zio ad accrescere il potere e lo status della famiglia, a conquistare l’affetto del re d’Inghilterra Enrico VIII (Eric Bana). Le due ragazze si ritrovano improvvisamente nell’eccitante e pericolosa vita di corte, e ciò che inizia come tentativo di aiuto per la loro famiglia, si trasforma gradualmente in una spietata rivalità fra le due. Inizialmente Maria riesce ad avere la meglio, e diventa l’amante di Enrico. Tuttavia Anna, intelligente, calcolatrice, e temeraria, riesce a mettere da parte sia sua sorella che la moglie del Re, la Regina Caterina d’Aragona, nella sua inesorabile impresa di seduzione. Le due Bolena si battono per l’amore del Re, l’una spinta dall’ambizione e l’altra dal vero amore, sullo sfondo di un paese lacerato dalle tensioni. 



Film avvincente e passionale, riporta gli amanti della storia nel periodo pre Elisabettiano. I fatti storici sono presenti, irrompenti e tumultuosi, a far da sfondo al triangolo amoroso (spesso anche un quadrato) che gira attorno al Re. E' quindi un film che tratta vicende storiche, ma i protagonisti assoluti di questo film sono l'amore (Maria), la passione (Enrico) e gli intrighi (Anna). Un film che mi è piaciuto molto per i suoi colori, non molto vivaci, ma con parecchie sfumature... Ne consiglio a tutti la visione!!

IN ONDA QUESTA SERA ALLE ORE 21.10 SU RETE QUATTRO.

L'altra donna del re di Philippa Gregory (Sperling & Kupfer, 658 p., 2001)
Maria Bolena, la sorella più piccola e meno famosa della sfortunata Anna, racconta quindici anni della sua vita alla corte di Enrico VIII d'Inghilterra. Moglie a dodici anni, a quattordici diventa l'amante del re, sposato alla cattolica Caterina d'Aragona, e gli dà subito due figli, una femmina e un maschio. Intanto, dietro le quinte, ci sono gli intrighi di palazzo e i giochi senza scrupoli del padre, del fratello George che costringeranno Maria a mettersi da parte e cedere ad Anna il posto nel cuore del re. E per la Storia sarà solo la secondogenita, l'altra Bolena.

lunedì 9 maggio 2011

Spunti di lettura....



Paola Mastrocola - Togliamo il disturbo
Saggio sulla libertà di non studiare


"Se non siamo più d'accordo sul fatto che sia bene studiare, allora smettiamo di farlo. Ma smettiamo tutti insieme. Io non vorrei più forzare nessuno. Lo dico più chiaro: io non vorrei più forzare i miei studenti a studiare. Non credo che sia giusto, né per i forzati né per i forzanti [...]. Sia ben chiaro: per parte mia, io vorrei che tutti quanti studiassero"

Questo libro è una battaglia, perché la cultura non abbandoni la nostra vita e prima di ogni altro luogo la nostra scuola, rendendo il futuro di tutti noi un deserto. È anche un atto di accusa alla mia generazione, che ha compiuto alcune scelte disastrose e non manifesta oggi il minimo pentimento. Infine, è la mia personale preghiera ai giovani, perché scelgano loro, in prima persona, la vita che vorranno, ignorando ogni pressione, sociale e soprattutto famigliare. E perché, in un mondo che li vezzeggia, li compatisce, e ne alimenta ogni giorno il vittimismo, essi con un gesto coraggioso e rivoluzionario si riprendano la libertà di scegliere se studiare o no, sovvertendo tutti gli insopportabili luoghi comuni che da almeno quarant’anni ci governano e ci opprimono.


La presentazione del libro da parte dell'autrice, intervistata da Fabio Fazio, nella puntata di "Che tempo che fa" del 20 Febbraio 2011
http://www.youtube.com/watch?v=QYzQ4pgTMxY

Paola Mastrocola è nata nel 1956 a Torino, dove risiede tuttora. Insegna lettere in un liceo scientifico. Dal 2000, presso Guanda ha pubblicato cinque romanzi (La gallina volante, Palline di pane, Una barca nel bosco, Più lontana della luna e La narice del coniglio). 
Con La gallina volante ha vinto il Premio Italo Calvino per l'inedito nel 1999, il premio Selezione campiello nel 2000, il Premio Rapallo Carige per la donna scrittrice nel 2001 e la XV edizione del Premio Letterario Chianti.
Nel 2001 l'autrice è finalista al Premio Strega con Palline di pane. Nel 2004 ha vinto il Premio Campiello con Una barca nel bosco; nel 2010 ha vinto il Premio Camaiore per la poesia con il libro La felicità del galleggiante.

sabato 7 maggio 2011

Il Discorso del Re

Duca di York e secondogenito di re Giorgio V, Bertie è afflitto da una grave forma di balbuzie che gli aliena la considerazione del padre, il favore della corte e l'affetto del popolo inglese.
Figlio di un padre anaffettivo e padre affettuoso di Elisabetta e Margaret, Bertie è costretto suo malgrado a parlare in pubblico e dentro i microfoni della radio.
Sostituito il corpo con la viva voce, il Duca di York deve rieducare la balbuzie, buttare fuori le parole e trovare una voce. Lo soccorrono la devozione della sua premurosa consorte e le tecniche poco convenzionali di Lionel Logue, logopedista di origine australiana....

Sicuramente uno dei film più belli che siano usciti negli ultimi tempi; ispirato ad una storia vera, la trama coinvolge lo spettatore catapultandolo indietro nel tempo fino a farlo sentire al fianco dei protagonisti.
Il film è un quadro, perfetto nei colori e nello stile. Attori bravissimi, che sembrano nati nei panni dei protagonisti (il "dottor" Lionel era stato già uno splendido Barbossa nella Maledizione della prima luna).  L'apparente banalità della trama viene superata dalla sua storicità e  dallo stile con cui è raccontata.
Un film semplice che poggia su valori concreti, reali, genuini in un epoca che ha fatto della rigidità e della bigottaggine le sue fondamenta, trionfano i veri sentimenti che rendono un uomo triste e balbuziente un vero RE..
Non  ci sono molte altre parole per descrivere Il discorso del Re, solo… BUONA VISIONE!

Bertie e Lionel
B:"i miei consiglieri dicono che il fumo fa bene, distende la laringe e i nervi"
L:"sono degli idioti!"
B:"sono cavalieri"
L:"allora è ufficiale.."

Regina Elisabetta
 Sai, io ho rifiutato le tue prime  due proposte di matrimonio non perchè non ti amassi,
ma perchè non sopportavo l'idea di  una vita regale.
Non sopportavo l'idea di una vita di giri, doveri pubblici o...bhè una vita che non sarebbe
stata più veramente mia. Ma poi ho pensato: balbetta così meravigliosamente bene,
ci lasceranno in pace.

venerdì 6 maggio 2011

Il nucleare --- Quello che non dicono o che spiegano in modo troppo complicato

Dopo l'incidente di Fukushima, l'opinione pubblica è tornata a parlare di energia nucleare, anche in funzione del prossimo referendum in Italia. La maggioranza degli italiani però è poco informata, sopratutto sull'energia nucleare, non riuscendo a distinguerla dall'uso per scopi militari.
La centrale nucleare: che cos’è?
Una centrale nucleare è costituita da una struttura in cui si trova il combustibile nucleare e da un insieme di apparecchiature ausiliarie che provvedono ad esportare il calore prodotto e a convertirlo in altre forme di energia. Il combustibile nucleare è chiamato nocciolo ed è costituito principalmente da uranio, presente sotto forma di barre o di pastiglie intercalate in acqua, e alcuni metalli, come la grafite. Questi ultimi hanno la funzione di stabilizzare la reazione di fissione nucleare, cioè il graduale sfaldamento dell'uranio mentre produce calore e materiali di scarto come iodio, cesio e stronzio. Attraverso il nocciolo circola il fluido di raffreddamento che ha lo scopo di sottrarre il calore prodotto e di portarlo alle apparecchiature ausiliarie per trasformarlo in energia elettrica o meccanica. Le sostanze usate come fluido di raffreddamento sono l'acqua, il sodio liquido, il biossido di carbonio e l'elio.
Quando le cose non funzionano
Ciò che è successo con Cernobyl e Fukushima è stata la fuoriuscita dalle centrali dei prodotti di scarto. Nell'ambiente, sia nel 1986 come nel 2011, si sono sprigionati elementi in grado di causare danni considerevoli.
Lo iodio radioattivo persiste per circa otto giorni e può essere assunto per semplice inalazione prevalentemente dalla tiroide. Quotidianamente lo iodio viene assunto con il sale iodato e con una buona dieta: in assenza di patologie si dovrebbero evitare danni quali tumori tiroidei, soprattutto nei bambini. Lo iodio, quindi, viene assunto normalmente, ma non è radioattivo. Per prevenire l'assorbimento massiccio di iodio radioattivo vengono distribuite pastiglie di ioduro di potassio. Lo stronzio e il cesio sono invece elementi estranei al nostro organismo e, a differenza dello iodio, vengono assuntI solo attraverso la catena alimentare e non per inalazione. La loro pericolosità però è all'incirca trentennale.
Lo stronzio si accumula nel tessuto osseo e causa leucemie, il cesio viene assorbito dal tratto gastrointestinale e si deposita nei muscoli, nel fegato, nei testicoli, nelle ossa e nel sangue, causando numerose e differenti patologie.
È chiaro però che non esiste pericolo laddove non vi è esposizione, e  che per prevenire il danno non dovrebbero mai essere sottovalutate le precauzioni. Ciò significa che una centrale nucleare non può essere vista come una minaccia, i suoi prodotti di scarto sono per la maggior parte controllabili. Dovrebbe essere la coscienza umana a determinare cosa e quanto sia possibile realizzare senza correre inutili rischi. Per questo motivo esiste la ricerca scientifica con lo scopo di trovare un utilizzo sicuro di questo pericoloso elemento. In Cina, ad esempio, nuove tecnologie sperimentali sarebbero in grado di utilizzare al meglio quelle scorie di uranio impoverito, cioè "consumato", sfruttandolo per una maggior durata e lasciando al minimo le scorie finali.
Il costo del nucleare
La società gira anche attorno ai soldi. Una centrale nucleare costa diversi miliardi di euro e richiede un periodo di costruzione minimo compreso tra i 7 e i 10 anni. In tutto il mondo, Italia compresa, si è ancora in una fase di piena crisi economica e del lavoro. In che modo verranno pagate queste nuove ipotetiche centrali nucleari in Italia? Trovare notizie al riguardo è un'impresa ardua.
Le tecnologie nucleari vengono viste da alcuni come la soluzione all'aumento dei costi del petrolio e dalla sua crescente diminuzione. Ma i giacimenti di uranio si trovano principalmente negli Stati Uniti, in Canada, nel territorio russo, in Sudafrica, in Congo, in Uzbekistan e in poche altre località. Questo significa che l'Italia cambierà prodotto e compratore ma resterà sempre dipendente da altri stati per il combustibile nucleare… e di certo non gratis. È da notare anche che i giacimenti di uranio attualmente conosciuti hanno una capacità di esaurimento entro il 2040. Provvedere a una centrale nucleare e trattare nei modi adeguati le scorie sarà un costo aggiuntivo.
In Italia?
Il 12 giugno gli italiani saranno chiamati a decidere per il proprio futuro e per quello di tutta la nazione, oltre che per quale ulteriore problema vogliono sul loro portafoglio, dato che, qualunque sia la scelta, ci sarà da pagare per andare avanti.

giovedì 5 maggio 2011

L’insostenibile leggerezza dell’essere di Milan Kundera

Cercare di spiegare il significato di alcune parole crea sempre dei problemi; pensate a parole complesse da definire come amante, amico, moglie, marito, figlio. Queste parole vengono indicate in grammatica come apposizioni e il loro ruolo è quello di predicare qualcosa in più riguardo al nome cui si riferiscono. Sotto a queste apposizioni si nascondono però persone diverse, rapporti complicati e storie piene di sentimenti profondi e contrastanti. Sono le storie intrecciate di Tereza, Tomâs, Sabina e Franz che vi faranno analizzare e comprendere l’infinita complessità dei rapporti umani e la disarmante diversità che corre tra individui legati fra loro (dal caso, dal destino, dalla vita). Kundera riesce a dipingere con grande abilità e intuizione i moti dell’animo dei suoi personaggi, seguendoli nella loro crescita, scrutandone i pensieri e spiegandone le scelte; ognuno di loro è dotato di un importante spessore psicologico, le loro azioni e i loro pensieri rendono difficile l’immedesimazione e proprio in questo credo che risieda la bellezza del libro. 
Se siete in cerca di una storia d’amore idilliaca allora non leggetelo, se cercate l’amore come quello che ci propinano le commedie americane allora non leggetelo. Non troverete in questo libro cliché romantici, principi azzurri o donne perfette, ma storie di esseri umani segnati dal loro passato; scoprirete le diverse sfumature dell’amore e dell’affetto, la tristezza e la felicità, la debolezza e il coraggio, la gioia e il dolore. Non troverete voi stessi o personaggi simili tra loro, troverete Tereza, Tomâs, Sabina e Franz.

«Ciò che l’io ha di unico si  cela appunto in ciò che  l’uomo ha di in immaginabile. Noi possiamo immagi-narci solo ciò che nelle  persone è uguale, ciò che è comune. L’io individuale è ciò che si differenzia dal  generale, quindi ciò che non  si può indovinare o calcolare  in precedenza, ciò che nell’altro si deve svelare, scoprire, conquistare».

«Se ogni secondo della nostra vita si ripete un numero infinito di volte, siamo inchiodati all’eternità come Gesù Cristo alla croce. È un’idea terribile. Nel mondo dell’eterno ritorno, su ogni gesto grava il peso di una insostenibile responsabilità. Ecco perché Nietzche chiamava l’idea dell’eterno ritorno il fardello più pesante ( das schwerste Gewicht). Se l’eterno ritorno è il fardello più pesante, allora le nostre vite su questo sfondo possono apparire in tutta la loro meravigliosa leggerezza».

mercoledì 4 maggio 2011

Presentazione Giornalino

Gentile lettore,
la Biblioteca civica “Il Sognalibro” di Casorate Primo è lieta di presentarti: Biblio.InForma
Il progetto, nato e sostenuto dai volontari della Biblioteca, è diventato realtà nel mese di Marzo in cui è uscito il primo numero. 
Biblio.InForma ti terrà al corrente delle novità letterarie del mese e ti consentirà di visionare le proposte e gli eventi organizzati dalla biblioteca e non, grazie ad uno spazio tutto dedicato alle iniziative culturali, inoltre troverai approfondimenti su tematiche d'attualità, curiosità e due rubriche fisse:

- Una serata al cinema... uno spazio dedicato alla proposta di film che vi fornirà trama e recensione passando dai film più recenti ai classici intramontabili.
- Letto da… uno spazio dedicato alla riflessione che scaturisce dalla lettura dei libri, che mira a farvi conoscere libri nuovi o a farvi ritrovare antiche conoscenze.

Sarà presente anche L’angolo dell’enigmistica che ad ogni uscita proporrà giochi differenti per donare agli utenti attimi di svago e divertimento.

Per saperne di più scrivici all’indirizzo: biblio.informa@gmail.com per avanzare proposte, chiedere chiarimenti, dare consigli o farci delle critiche! Inoltre potrai inviare recensioni, pensieri, riflessioni o altro e i tuoi scritti, dopo una valutazione della redazione potranno essere  pubblicati  in uno spazio dedicato: la Bacheca Utenti.


Un caro saluto
La redazione di Biblio.InForma