sabato 25 giugno 2011

Jan Mc Ewan - L'inventore di sogni

Letto da.... Orietta


Peter Fortune, 10 anni, è considerato un bambino difficile e un po’ “tonto”. Ma lui non si sente per nulla diverso: mangia tutto tranne le cose che non piacciono ai bambini; non è più rumoroso, più sporco o più stupido degli altri… Allora cosa non va in lui?
La gente lo considera difficile perché se ne sta zitto e solo a sognare meravigliose avventure... Come quella volta in cui le bambole della sorella hanno preso vita e volevano rubargli la stanza; o quando è entrato nella pelliccia del suo gatto per non andare a scuola e si è trovato immischiato in una rissa tra felini; o quando…
Peter vive in una bella villetta nella campagna inglese, dove è possibile rilassarsi e prendere un po’ di tempo dalla vita frenetica: lavoro, palestra, compagnia a tutti i costi per non annoiarti e sentirti parte della società. Forse, se “sprecassimo” meno tempo per stare insieme e ne dedicassimo di più a stare soli e a pensare a chi siamo e chi potremmo essere, riusciremmo a focalizzare meglio situazioni e circostanze e trovare soluzioni razionali; provando ad immedesimarci negli altri, saremmo più disponibili ad ascoltare, accettando punti di vista ed opinioni diversi, scoprendo che così facendo non serve alzare la voce per farci sentire perché anche gli altri sapranno ascoltare.
Il libro, scritto in modo scorrevole e non banale, è dedicato alla nar-rativa per ragazzi, ma piacevole e consigliato anche per adulti. Lo scrittore riesce, attraverso il racconto, ad evidenziare la necessità di mettere da parte ogni tanto computer – video giochi – televisione, per dar spazio, alla fantasi-a, ai pensieri che si sviluppano stando sdraiati sul letto o sul divano a “far niente” se non a sognare; alla necessità di non aver tutta la giornata per forza organizzata “ per non annoiarsi”. Anche gli adulti ne potrebbero beneficiare se ogni tanto si fermassero.

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