sabato 8 ottobre 2011

ALLA SCOPERTA DELL’ITALIA... Curiosità sullo Stivale

Il Po, con i suoi 652 Km, è il fiume più lungo di Italia. Ma qual è il più corto? Si trova in provincia di Lecco nella località di Varenna, e si chiama Fiumelatte. È un immissario del Lago di Lecco (più correttamente, il lago Lario) che si origina all'interno dei condotti carsici della Grigna Settentrionale; percorre un dislivello di oltre 2 km con una lunghezza appena di 250 metri. È uno dei fiumi più brevi d'Europa e con le sue acque brillanti, spumeggianti e candide, alle quali deve il nome, resta uno dei pochi fiumi puri rimasti in Italia. La sua lunghezza in realtà è maggiore poichè scorre sottoterra, attraverso i condotti carsici della zona, nei quali si raccolgono le acque piovane e di fusione che danno origine al fiume. E' facilmente visitabile ed è possibile percorrere la sua lunghezza, dalla foce alla sorgente attraverso scale e sentieri, in pochi minuti.
Un'altra particolarità del torrente è la sua regolare intermittenza: è soprannominato il “Fiume delle due Madonne” perché le sue acque cominciano a scorrere intorno al 25 marzo – festa del borgo di Fiumelatte e Annunciazione – fino al 7 ottobre – Madonna del Rosario e patrona di Varenna. L'intermittenza si pensa sia dovuta al sistema carsico delle Grigne, tuttora inesplorato. La possibile presenza di un lago sotterraneo, potrebbe rappresentare il “contenitore” che, dopo l'inverno, riversa l'acqua in eccesso dalla sorgente di Fiumelatte.
La grotta ha tre ingressi. Quello inferiore, da cui fuoriesce il torrente, è ora chiuso da un cancello dell'acquedotto. Il secondo ingresso, posizionato qualche metro più sopra è sbarrato da un muro; mentre il terzo, più in alto ancora, è raggiungibile tramite una traccia di sentiero ma è mascherato dalla vegetazione. Da esso in estate esce una forte corrente d'aria che ne segnala la presenza.

La storia di Fiumelatte attraversa la storia: già Leonardo da Vinci, nel Codice Atlantico, lo cita per la sua particolare intermittenza e lo cita come Fiumelaccio. Ma altri ne descrissero le particolarità come Plinio il Vecchio, naturalista di età latina, e lo Spallanzani, anch'egli naturalista della fine del '700, considerato il “padre scientifico” della fecondazione artificiale.
La grotta alla sorgente del Fiumelatte e l'ambiente suggestivo in cui scorre hanno favorito la nascita di alcune leggende. Una di queste parla di una fanciulla di Varenna che, dovendo scegliere un pretendente, promise che avrebbe sposato colui che le avrebbe rivelato i misteri della grotta di Fiumelatte. I tre si avventurarono ma, non vedendoli tornare, la ragazza si vestì a lutto ma improvvisamente i pretendenti sbucarono dalla grotta vecchi e canuti. Raccontarono di aver vissuto le storie più incredibili, popolate di sirene e luoghi meravigliosi. Dopo tre giorni, tra spasmi e vaneggi, morirono tutti e tre.

Un'altra leggenda narra di tre frati che, muniti di carte e strumenti, vollero studiare i misteri di Fiumelatte. Nonostante le persuasioni degli abitanti del luogo, i tre frati si avventurarono anch'essi nella grotta e non tornarono più indietro; fu il fiume a restituire i corpi esanimi dei frati durante la primavera quando tornò a scorrere.
Non solo il torrente ma anche il paese di Fiumelatte ha la sua storia e la località vale la pena di essere visitata, non fosse anche per la magnifica vista sul lago Lario e il clima ottimale.
Il torrente è considerato storicamente il fiume più corto d'Italia ma, in seguito, fu scoperto un torrente immissario del Garda, il fiume Aril, la cui lunghezza è di soli 175 metri e risulta essere il fiume più breve al mondo!
Ma questa è un’altra storia...

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