sabato 8 ottobre 2011

UNA STORIA DA COMPLETARE...

Carissimi lettori, vogliamo tentare assieme a voi un esperimento: scrivere una storia a più mani. Verrà qui proposta la prima parte di un racconto, vi chiedo di inviare le vostre idee su come proseguirlo tramite mail, sul blog o nella bibliobox che trovate in Biblioteca. Le vostre idee verranno prese in considerazione nel scrivere la seconda parte del racconto che verrà pubblicato sul prossimo numero di Biblio.InForma. Si accettano consigli anche per il titolo del racconto!

Il giorno del Mehr un grido si leverà
Ma solo dai prescelti udito sarà
Cinque giovani mortali al richiamo risponderan
Di cinque razze i rappresentanti saran:
gli allegri gnomi con la loro magia;
gli antichi elfi con la loro poesia;
dei devoti chierici, il più saggio;
i valorosi nani con il loro coraggio
e tra gli umani, dominati dal vento,
chi scoprirà il suo vero talento.

La profezia da secoli era incisa sulle porte del palazzo del Lord Protettore della Terra di Kerrel. Quando la  scritta apparve magicamente, Lord Algyon, il Lord Protettore della Prima Epoca, chiamò a raccolta l’intero Consiglio includendo i rappresentanti delle razze. Decisero di aspettare il giorno del Mehr e di non allarmare la popolazione. Selezionarono i giovani più promettenti di ogni razza per prepararli alla missione, ma nei giorni del Mehr degli anni a venire non accadde nulla.
Da qualche mese Shanna era ossessionata dai draghi. Chiedeva a suo padre di raccontarle storie sui draghi e sulla loro estinzione. La notte faceva dei sogni strani, vedeva la cittadina dall’alto, come se la stesse osservando in volo, sentiva il vento sulla faccia e, se il tempo era brutto, la pioggia picchiettare sulla pelle. La ragazza non poteva parlare a nessuno dei suoi sogni e aspettava con ansia la sera successiva: era giunto il giorno dell’incontro con i suoi amici. L’attuale Lord Protettore della Decima Epoca, Lord Frygyon, aveva proibito ai cittadini di razze diverse di incontrarsi, per scongiurare l’evento narrato dalla profezia.
Al termine della giornata, Shanna scese nella cantina della locanda in cui lavorava. Al buio, per non destare sospetti nel figlio del locandiere che la seguiva come un’ombra, la ragazza si sedette su una panchetta e appoggiò la testa al muro. Di fronte a lei vide due occhi scrutarla dal buio.
- Madden, non è divertente.
Madden, il giovane elfo, era seduto di fronte a Shanna, ridacchiando per lo scherzo.
- Uffa, Shanna, stai diventando furba. Come hai fatto a vedermi?
- Non lo so. Ho sentito che c’era qualcosa di strano e ti ho riconosciuto dal colore degli occhi.
- Molto strano. Siamo al buio, come fai a vedere i miei occhi?
- A nessuno importa niente dei tuoi occhi, Madden. – disse Aldrek, la nana. Il suo caratteraccio ormai passava inosservato per i suoi amici.
- I miei occhi sono bellissimi. Me lo dicono tutte, elfe, gnome… e persino qualche nana, si!
- Si vede che avevano tutte bisogno degli occhiali. – replicò Aldrek.
In quel momento dal buio apparve una fiammella: gli amici riconobbero il globo luminoso di Leyla. La gnoma, molto carina a detta di molti, era dotata di un pò di magia, che però per il momento usava più per gioco che per altro. Mystyn, altissima accanto all’amica, era una chierica, una sacerdotessa, e racchiudeva in sé la saggezza e la forza degli spiriti che serviva.
- Non starete già litigando? – chiese Mystyn.
- Non litighiamo. Discutiamo sulla bellezza dei miei occhi – Alla risposta dell’elfo, Aldrek si mise a ridere, ma ancor prima di rispondere, venne interrotta da Shanna.
- Ora che ci siamo tutti, posso confessarvi una cosa. – E iniziò a parlare loro dei suoi sogni, dei draghi e di tutte le fantasie nate nell’ultimo periodo.
Un attimo di silenzio scese nella cantina, mentre gli amici riflettevano sulle parole di Shanna.
In quel momento il silenzio venne squarciato da un urlo che sembrava provenire dalle viscere stesse della terra, un grido che fece venire i brividi persino ad Aldek.
Era il giorno del Mehr.

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