mercoledì 11 maggio 2011

Le confessioni di Caterina de Medici di C.W. Gortner


Un’interpretazione penetrante di una sovrana spregiudicata» 
Publishers Weekly 

«Frutto di ricerche meticolose, Gortner riesce a infondere un soffio vitale in Caterina de’Medici» 
Library Journal


A quattordici anni, Caterina, l'ultima legittima discendente dei Medici, viene promessa in sposa al figlio di Francesco I di Francia, Enrico. Allontanata da Firenze, umiliata in Francia dove il marito le preferirà l'amante Diana di Poitiers e dove per la corte rimase sempre e comunque "la straniera", Caterina seppe emergere dall'oscurità della storia e diventare una delle figure significative del sedicesimo secolo. Mecenate di Nostradamus e lei stessa veggente, accusata di stregoneria e di omicidio dai suoi nemici, Caterina in realtà combatté per salvare la Francia e i suoi figli dalla feroce guerra di religione che imperversava in Europa, inconsapevole del destino che l'attendeva. Ma nessuno lo riconobbe. Dallo splendore dei palazzi sulla Loira ai campi di battaglia insanguinati, ai meandri oscuri del palazzo del Louvre, questa è la storia di Caterina, raccontata dalla viva voce della regina. Né vittima né eroina, Caterina è la perfetta incarnazione dello spirito dei suoi tempi: una donna ambiziosa, che ha vissuto uno dei periodi più difficili della storia barcamenandosi tra opposte fazioni, combattendo per i suoi sogni e affrontando i pericoli e le manovre del potere con coraggio e tenacia. La sua vita è un avvincente romanzo d'avventura, scandita da lotte, tradimenti, intrighi e passioni.


Di seguito il booktrailer e un brano del libro.




"Non sono una una sentimentale.
Neanche in gioventù ero incline a malinconia o rimorsi. Raramente mi sono guardata indietro, o mi sono fermata a rimuginare sul tempo che passava. Si potrebbe dire che io non conosca il significato della parola rimpianto. Anzi, se si vuol dare credito ai miei nemici, i miei occhi guardano sempre avanti senza battere ciglio, concentrati sul futuro; sulla prossima guerra da combattere, il prossimo figlio da esaltare, il prossimo nemico da sgominare. Quanto poco mi conoscono, tutti quanti. Forse è sempre stato il mio destino vivere in solitudine il mito della mia vita, essere testimone della leggenda sbocciata attorno a me come un fiore velenoso. Mi hanno definita assassina e opportunista, salvatrice e vittima, E nel corso degli anni sono diventata molto di più di quanto gli altri si fossero mai aspettati da me, sebbene la solitudine fosse sempre presente, come un fedele segugio alle mie calcagna.
La verità è che nessuno di noi è innocente. Abbiamo tutti dei peccati da confessare."




Voi cosa ne pensate di questo libro??

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