venerdì 2 dicembre 2011

Una storia da completare....

Carissimi lettori, vogliamo tentare assieme a voi un esperimento: scrivere una storia a più mani. Verrà qui proposta la seconda parte del racconto, la prima la trovate nei vecchi post. Vi chiedo di inviare le vostre idee su come proseguirlo tramite mail, sul blog o nella bibliobox che trovate in Biblioteca. Le vostre idee verranno prese in considerazione nel scrivere la seconda parte del racconto che verrà pubblicato sul prossimo numero di Biblio.InForma. Si accettano consigli anche per il titolo del racconto!

Il grido rimbombava nelle orecchie di ognuno, e tutti atterriti dal terrore non facevano altro che fissarsi l’un l’altro senza fiatare.
- La profezia. Sussurra Mystyn. Gli studi fatti in quanto chierica le avevano fruttato un’ottima conoscenza della storia della Terra di Kerrel.
Gli altri amici non riescono neanche a respirare, tanto è la paura di quello che è accaduto.
- Avete sentito anche voi?, chiede timidamente Leyla. La piccola luce che è solita generare per magia ora appare a tutti più intensa, come se qualcosa le avesse dato forza. La gnoma la fissa con aria stupita. “Ma come è possibile?” Sussurra fra sé.
- Io ho sentito qualcosa, ma ultimamente non mi fido più dei miei sensi, visti i sogni fatti. Cerca di sdrammatizzare Shanna. – Era simile alla voce del vento, ma non era cattiva, anzi. “Fatti trasportare dalle ali del vento e troverai il tuo vero talento”, questo è quello che ho sentito io.
- Tu sei davvero matta! – sbotta la nana Aldrek – Altro che voce del vento. Io ho sentito una voce forte, figlia della pietra: “Vivi con coraggio e ardore, ma ricordati di proteggere il tuo cuore”. Roba per quei sentimentaloni degli elfi.
- Ma perché ce l’hai sempre con me? – Madden esce dallo stato di shock in cui era stato catapultato. – Io ho sentito altro ancora, la voce della natura: “Ogni essere vivente ha una sua magia, scoprila e aiutala a diventare poesia”.
- Però non capisco perché abbiamo sentito cose diverse. La voce a me sembrava luminosa, come se provenisse direttamente dalla luce: “Una piccola luce ti aprirà la via, falla crescere perché essa sempre sia”. – Esclama la piccola Leyla.
- Molto molto strano. La profezia non diceva questo. – Mystyn è sempre più pensierosa. – Le parole che ho sentito io sembravano provenire direttamente dal cuore. “La conoscenza e la saggezza avrai, ma la fede sarà laddove ti rifugerai.”
Shanna si sentiva ormai oppressa da quel luogo, dai pensieri che da giorni le ronzavano per la testa, e si sentiva osservata da degli occhi. Guarda i suoi amici ma nessuno la sta fissando. “Allora perché mi sento osservata?” pensa.”Non c’è nessuno quaggiù oltre a noi”.
- Amici, scusate, ma devo proprio andare. Forse è meglio che ci pensiamo su. E’ stata una giornata difficile per tutti. – E senza aspettare risposta corre via.
I suoi passi sono veloci e leggeri sulle scale, ma il cuore batte all’impazzata. Ogni tanto si ferma improvvisamente e si volta per capire se qualcuno la sta seguendo. Ed ogni volta si ritrova da sola nel corridoio.
- Accidenti! Sto proprio impazzendo! Forse Aldrek ha ragione.
Continua a correre nelle gallerie sotto la città per raggiungere il suo posto preferito, il luogo dove si rifugia ogni volta in cui vuole stare sola o vuole riflettere. Solo in quel momento si rende conto di aver percorso tutta la strada al buio, senza bisogno della torcia. Ma soprattutto si rende conto di vederci benissimo anche al buio. “No, non è possibile”.
Esce dalla galleria e respira profondamente l’aria pulita. Si trova al limite della foresta: una roccia si affaccia sul fiume Oak. Shanna si siede con le gambe penzoloni nel vuoto e si rilassa nel sentire il rumore costante e scrosciante dell’acqua che scorre.
- “Fatti trasportare dalle ali del vento e troverai il tuo vero talento”. Che significa? Dovrei volare?
Shanna si alza in piedi, decisa a capire fino in fondo il significato della frase che si ripete nella sua mente. Apre le braccia e si lascia cullare dalla dolce brezza. Improvvisamente una folata di vento le fa riaprire gli occhi e la sensazione di esser osservata è davvero troppo forte. Si guarda attorno, ma non vede nulla. Decide di lasciar perdere i sospetti e richiude gli occhi, immaginando di poter volare.
- Piccola, non puoi mica volare da sola. – Esclama una voce allegra alle spalle della giovane.

Nessun commento:

Posta un commento